26.7.10
La Follia Anonyme - Rodrigo Martinez
La follia è un tema musicale di origine portoghese tra i più antichi della musica europea, originato nei secoli XVI e XVII. Per estensione follia è passato ad indicare anche una musica folk delle isole Canarie o una Folia de Reis brasiliana cantata durante la celebrazione della fine della schiavitù nel XVIII secolo, che si svolge dal 24 dicembre al 6 gennaio.
La prima composizione nota basata su questo tema risale alla metà del XVII secolo, ma il tema è certamente molto più antico. Alcuni testi teatrali del rinascimento portoghese, tra cui alcuni di Gil Vicente, menzionano la follia come danza ballata da pastori e contadini. L'origine portoghese è confermata dal trattato del 1577 De musica libri septem di Francisco de Salinas.
Si distingue tra la "primitiva follia", che può assumere diverse forme, e la più conosciuta "tarda follia", che è rimasta famosa nella musica colta fino ai giorni nostri. La tarda follia è una progressione accordale (apparsa forse per la prima volta nella canzone anonima Rodrigo Martinez, Cancionero de Palacio, 1475-1516), che sostiene un tema melodico preciso. Su questa struttura l'esecutore era libero di improvvisare. Caratteristica della tarda follia (conosciuta anche come Folies d'Espagne in Francia e Faronel's Ground in Inghilterra) è quella di essere basata su una passacaglia, mentre la linea melodica prende la forma di una sarabanda lenta in tempo di 3/4. Le variazioni possono presentare tempi e linee melodiche le più svariate. Gli esempi cinquecenteschi di tarda follia comprendono lavori di Juan del Encina nel 1520, Diego Ortiz nel 1553 e Antonio de Cabezón nel 1557.
Girolamo Frescobaldi inserì una serie di variazioni (partite) sopra folia nel Primo libro di toccate d'intavolatura di cimbalo et organo (Roma 1637), ma il tema non è quello della tarda follia. Si dice che il primo ad introdurre il tema della tarda follia nella musica colta sia stato Jean-Baptiste Lully. Nel corso di tre secoli, più di 150 compositori l'hanno usato nelle loro composizioni. Lo stesso Lully nel 1672, in collaborazione con Philidor, Arcangelo Corelli nel 1700 (Sonata per Violino op. 5 n. 12), Marin Marais nel 1701(Pièces de Violes, 2de Livre), Antonio Vivaldi nel 1705 (Sonata op. 1 n. 12), Alessandro Scarlatti nel 1710 e Johann Sebastian Bach nella Cantata dei contadini BWV 212 del 1742 sono coloro che hanno raggiunto le più alte vette nella variazione di questo tema. Tra i compositori dell'età classica va ricordato Antonio Salieri, con le spettacolari 26 Variazioni per orchestra.
Nel XIX secolo la popolarità del tema diminuisce alquanto, ma esso ricompare, più o meno modificato, qua e là, per esempio nella Quinta Sinfonia di Beethoven e nella Danza Macabra di Liszt. Il tema torna decisamente ad attirare l'interesse di alcuni compositori in pieno XX secolo con le Variazioni su un tema di Corelli di Sergej Rachmaninov, per pianoforte (1931), e in Preludio, Tema, Variaciones y Fuga di Manuel Ponce, per chitarra (1930). Successivamente esso è stato usato da vari compositori, tra i quali Vangelis nel film 1492: la conquista del paradiso.